Negli ultimi tempi ho avuto modo di conoscere due film, anzi più precisamente un documentario e un film , nei quali i concertisti sono personaggi molto particolari e dove più che i dialoghi sono messi in risalto, oltre ovviamente alla musica, le espressioni e la mimica dei volti ed i silenzi.
Non ho ancora visto interamente il documentario ( in vendita presso la Banca Etica di Milano) che si intitola "Allegro moderato", dopo aver piacevolmente scoperto che la regista è Patrizia Santangeli, la quale collaborò in passato con l'associazione di volontariato che mi stava particolarmente a cuore : forse per questo il suo nome è rimasto indelebile nei miei ricordi.
Il film visto in televisione da DVD e che probabilmente in una sala cinematografica ha una resa migliore, è "Il concerto" di Radu Miheileanu : alla fine sono rimasta come incantata.
Mi ha fatto riflettere sulla bravura o meno di usare le nostre doti o capacità, (i nostri strumenti);
talvolta le possediamo ma non le sfruttiamo ( forse non siamo consapevoli di averle perchè spesso sono gli altri che le stimolano a venire alla luce e non abbiamo ancora incontrato chi ci aiuta a farlo), tal altra le usiamo male ... ma quando i tempi sono maturi e troviamo la chiave giusta, possiamo creare melodie che mai avevamo prodotto fino ad allora, meravigliando noi stessi prima degli altri!
Grazie!
RispondiEliminaSuggestivo "Allegro moderato" e intensissimo "Il concerto". Anch'io l'ho visto solo in DVD, ma si resta incantati davvero.
A me piace molto la scena finale quando, dopo un inizio decisamente sgangherato, ascoltando l'attacco della bravissima violinista, i singoli orchestrali ritrovano se stessi e riprendono a suonare come un tempo.
E' una grande lezione!
Magari qualche volta lo posto anch'io sul mio blog.
Un abbraccio!
Annamaria
Per quando ti ritroverai a passare di qui....
RispondiEliminaAuguri di Buon Natale, carissima, con tutto il cuore! Ti penso.
Annamaria