GLI ULTIMI

Il titolo "GLI ULTIMI" si riferisce a querllo del film che Padre David Maria Turoldo girò nel 1962 . Esso tratta dell'emigrazione degli italiani, in particolare dei friulani e "ULTIMI" sono coloro che non si arrendono e che , nonostante la vita dura rimangono legati alle loro radici ed alla propria terra
e non partono.

lunedì 22 agosto 2011

La storia ha preso una piega inattesa


ho vissuto la sensazione di aver imboccato la direzione che conduce al mondo
del "Piccolo principe": un mondo fatto di persone particolari o speciali ;
dove c'è un ospedale in cui i pazienti non indossano il pigiama, se esci dalla stanza puio farlo attraverso un lungo balcone che ti permette da una parte la vista sulla laguna e dall'altra il mare aperto. Nel parco ci sono cerbiatti, pavoni, caprette, cigni e anatre.
Pensavo di rimanere qualche giorno e sono rimasta via 5 settimane . Ho potuto lasciare in pace amici e famigliari che di solito mi accompagnavano in queste esperienze, mi sono resa più autonoma ( facevo il bucato e stendevo e piegavo bene gli indumenti così da no doverlili stirare.Nutrendomi solo per bocca sono giunta a pesare circa 44 chili e mezzo ...tra l'altro di nuovo la parte del sondino che va in "Gastrico" si sta già deteriorando e e ripresenta gli stessi problemi.Ogni giorno ho partecipato ad incontri di logopedia ed a sedute di fisioterapia.
Con i medici abbiamo rivisto il dosaggio di certi farmaci : ora non so spiegare perchè sono tornata a casa migliorata rispetto alla partenza, con meno "off" ma soprattutto con più energia e con meno problemi respiratori.
Lo spirito ha continuato a mantenersi buono ma vi hanno contribuito le mie compagne di stanza, i loro mariti, le visite di mio marito di mio figlio, di parenti e amiche, la presenza di Sergio e di sua moglie Micaela con cui confrontiamo il percorso della malattia farmaci che presenta delle analogie e dai quali è partito lo stimolo a conoscere questa esperienza.
i, altri pazienti, i loro parenti, infermiere , assistenti, terapisti e cappellano camilliano, don Eugenio. Alla fine dell'ultima colazione ci siamo sgolati nel cantare "Quel mazzolin di fiori".( Devo ringraziare Lina che con Marina costituisce la " base canterina dell'istituto" e con lei spesso lanciavamo duetti vocali nelle stanze e per i corridoi, dopo constatato che non saremmo stati di disturbo a qualcuno)
Beh.. ora spero di non perdere i guadagni fatti , anche se ogni tanto c'è qualche regresso, e credo di aver capito che dovrei vivere una vita più regolare e con più attenzione a me, rimandando a domani quel che non è urgente fare oggi privilegiando ciò che fa piacere.

buon proseguimento e cari saluti a tutti

Anna

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